Come combattere la forfora

Un occhio di riguardo va allo stato infiammatorio della cute. Un infiammazione indica secchezza e se vogliamo che i nostri capelli crescono sani e forti, sarà fondamentale mantenere una buona idratazione dell’epidermide. 
Le infiammazioni del cuoio capelluto sono molto frequenti e il più delle volte sono responsabili i prodotti utilizzati per la detersione dei capelli, magari troppo aggressivi e non rispettosi del PH fisiologico della pelle. Ogni volta che si utilizza un prodotto aggressivo la cute viene indotta a rispondere. Il cuoio capelluto è ricco di ghiandole sebacee, la risposta è un aumento della secrezione di sebo favorendo la formazione della forfora, desquamazioni e irritazioni.Ricordiamo che in questi casi l’origine di questi disturbi è sempre sebaceo, infatti la forfora è sebo essiccato in superficie creando una condizione di secchezza, mentre in profondità continuerà invece un’eccessiva produzione di sebo. Combattere la forfora con prodotti aggressivi crea un effetto rimbalzo, è un errore pensare di poterla curare con prodotti che seccano la cute, in questo modo non si farà altro che aumentare il problema perché la produzione di sebo aumenterà in risposta all’aggressione.
Shampoo chimicizzati per eliminare la forfora peggiorano la situazione e a lungo andare, anche i capelli possono subire un danno. Un principio fondamentale da tenere a mente è che il grasso si scioglie con il grasso, ecco perché il miglior shampoo per affrontare problematiche di questo tipo è quello al miele, uno dei più efficaci sebonormalizzanti esistenti in natura. Se la forfora è particolarmente tenace è possibile usare preparati a base di Betulla, Tea Tree, achillea o timo. Ognuna di queste piante è indicata per la cura di un particolare aspetto del problema. Sono piante che come il miele normalizzano la produzione sebacea e sono quindi indicate nel trattamento delle infiammazioni del cuoio capelluto e delle forfore.

Nelle forfore secche, in cui prevale la sensazione di aridità del capo e non è presente prurito sarà da preferire la betulla, nelle forfore grasse, le più diffuse, dove le squame aderiscono le une sulle altre andando a formare spesso strati molto spessi, molto efficace risulterà l’achillea. La forfora può essere infine molto pruriginosa quando è presente un fungo dal nome pityrosporum, in questi casi, anche se la forfora è poco diffusa contro il prurito è più indicato il timo o il tea tree. Ricordiamo anche che la forfora si concentra principalmente sulla nuca perché lì i capelli tendono ad essere più lunghi e l’evaporazione è più difficoltosa. Consigliati gli shampoo naturali e con poca profumazione ricordando anche che un buono shampoo non deve fare troppa schiuma. Essa infatti sottrae acqua da pelle e capelli.

Detersione

Trattare bene la propria pelle è molto importante, essa è un organo unico e, in quanto tale, il presentarsi di infiammazioni in una determinata zona può avere ripercussioni su tutta la cute: il cuoio capelluto fa parte di questo sistema ed ecco perché, ad esempio, alcune forfore sono addirittura responsabili di irritazioni ascellari. I capelli andrebbero tenuti sciolti la maggior parte del tempo perché la trazione a cui sono obbligati quando sono raccolti nell’elastico, fa sì che non circoli sangue nelle zone interessate e che quindi non arrivi nutrimento ai capelli.

Preparati a base di ortica aiutano a portare sangue lì dove esso non arriverebbe. È possibile applicare i preparati di ortica per esempio sulle zone delle tempie e della fronte, dove spesso troviamo capelli perennemente corti con difficoltà a crescere. La zona subirà un piccolo arrossamento dopo l’utilizzo dell’ortica: durerà pochi minuti, segno del fatto che il prodotto sta svolgendo correttamente la sua azione, per cui durante tutta la giornata il sangue circolerà meglio.
Grazie alle piante e ai rimedi naturali, infine, è possibile conservare la pettinabilità e la lucentezza dei capelli: le donne tendono ad usare balsami, ma è importante che essi non siano fatti con grassi animali perché ingrasserebbero ulteriormente la pelle. Meglio balsami su base vegetale, contenenti mucopolisaccaridi, catene zuccherine complesse che avvolgono il capello e lo rendono elastico e pettinabile, aumentandone il volume e lo spessore. In natura la pianta più ricca di mucopolisaccaridi è l’achillea, mentre la più idratante la liquirizia.

Contrariamente a quello che si crede, i capelli possono essere lavati anche tutti i giorni, l’importante è utilizzare shampoo non aggressivi, motivo per cui i prodotti ad uso frequente sono principalmente su base oleosa.

Andrea Gabrielli Specialista del Benessere, consulenze e trattamenti di Cosmetologia Naturale.